La tecnica
In serigrafia lo strumento essenziale è dato da un telaio – di dimensioni varie a seconda delle necessità – che mantiene teso un tessuto speciale. Grazie a un semplice procedimento chimico, il disegno da riprodurre viene trasferito sul tessuto in modo tale che la sua trama lasci passare l’inchiostro sul foglio di carta sottostante esclusivamente in corrispondenza dei segni grafici. Tanto più fine è la trama, tanto migliore risulta la riproduzione dei segni grafici. Esistono vari tipi di inchiostro per ottenere segni a rilievo, ognuno adatto a specifici supporti e applicazioni e che comportano processi produttivi diversi nonché risultati visibilmente differenti.
In linea di principio qualunque supporto – carta, plastica, metallo, ecc. – può andare bene.
La serigrafia si adatta bene sia a produzioni di carattere più artigianale sia a forme di stampa di tipo industriale.
Attrezzature e professionalità
Questa tecnica richiede risorse consistenti quanto ad attrezzature e competenze professionali. Per ottenere risultati di buona qualità infatti è richiesto un alto livello di professionalità.
In serigrafia la spesa essenziale è data dalla realizzazione della matrice sul telaio. Economie di scala sono possibili solo per alte tirature.
Altezza del rilievo
Questa tecnica permette di ottenere un unico livello di rilievo di circa 0,5 millimetri, anche se la forma arrotondata e un po’ schiacciata della traccia rende più difficile distinguerla dal supporto che ne rappresenta lo sfondo.
Precisione del tratto
A seconda del tipo di inchiostro utilizzato e al processo produttivo la traccia può essere più o meno omogenea e regolare.
Per ottenere delle stampe con un elevato spessore si richiede un inchiostro con un’elevata “corposità”. Se la viscosità dell’inchiostro è però troppo elevata risulterà evidentemente riportata la struttura del tessuto serigrafico sulla superficie della stampa.
Se viceversa l’inchiostrò sarà troppo liquido si otterranno dei tratti troppo arrotondati e più difficilmente percettibili.
Calibrando a dovere la composizione dell’inchiostro utilizzato è possibile comunque ottenere un rilievo omogeneo e sufficientemente percettibile al tatto.
Va segnalato che questa tecnica non è adatta per campiture estese, in quanto l’inchiostro tende a distribuirsi sul supporto in modo disomogeneo. Per questo motivo le ampie campiture vengono solitamente rese con l’utilizzo di retini. Tale soluzione può però rendere il disegno confuso e meno leggibile.
Modi d’uso
Data la limitata percettibilità del rilievo e la difficoltà di rendere campiture estese questa tecnica è adatta principalmente per rappresentazioni lineari quali mappe o disegni semplici e schematici.
Si possono così ad esempio produrre pannelli e mappe tattili per musei ed edifici pubblici su supporto metallico o plastico. È importante però valutare accuratamente la scelta dei materiali e delle tecniche produttive. Non sempre infatti l’aderenza al supporto è tale da garantire una adeguata resistenza all’usura ed al tempo.
La serigrafia è molto usata anche per pubblicazioni cartacee. È possibile stampare fogli di grandi dimensioni che opportunamente tagliati e piegati assumono la forma e le caratteristiche di libri in formato standard.
Inoltre, non implicando la deformazione del supporto, questa tecnica permette di stampare in rilievo le due facciate di una stessa pagina.
La serigrafia a rilievo si sta diffondendo sul mercato principalmente per il Packaging, le confezioni di medicinali e le carte di credito.
Uso di colori
La serigrafia, consente di sovrapporre il rilievo ad immagini anche complesse visibili all’occhio, stampate in precedenza sullo stesso foglio in serigrafia o anche in offset.
Se realizzato con inchiostro trasparente il braille può anche essere sovrapposto al testo in nero senza comprometterne la leggibilità, proprio come avviene per la stampa con tecnica ad adduzione.