Scultura

Persone cieche che esplorano tattilmente una scultura. (sculture del Museo Omero di Ancona)

La produzione artistica più facilmente accessibile al non vedente è sicuramente quella relativa alla scultura. Una attenta esplorazione tattile consente al privo della vista di ricreare nella sua mente l’immagine corretta dell’opera.
L’esplorazione deve sostanzialmente avvenire in due fasi: una ricognizione su tutta l’opera che ha lo scopo di costruire uno schema generale, percependone le dimensioni e riconoscendone il soggetto; e un’esplorazione analitica, che si dispiega nel tempo e coglie i dettagli riempiendo lo schema generale.
Maggiori difficoltà, naturalmente, si avvisano per la lettura di un bassorilievo, poiché sottintende una sensibilità ed una preparazione maggiore dell’utente.

Mano che tocca un sarcofago egizio originale al British Museum di Londra.Anche sculture di grandi dimensioni possono essere rese accessibili attraverso modelli in scale ridotte (per afferrare lo schema generale dell’opera) accompagnati da particolari a grandezza reale (per l’esplorazione analitica). Lo stesso principio di variazione di scala può essere applicato per rendere percepibili al tatto anche particolari di manufatti scultorei di dimensioni molto ridotte.

Oltre alla realizzazione di copie e calchi delle opere scultoree, realizzate appositamente per essere toccate, una grande opportunità è che le opere presenti nei musei e nelle gallerie siano rese disponibili all’esplorazione tattile superando, dove possibile, quei divieti che non consentono nella maniera più assoluta di toccare i beni artistici.
E’ fondamentale in tutti i casi, comunque, integrare l’esplorazione tattile con un attento e adeguato supporto verbale.

Condividi