Dimensione del carattere

Bilancia elettronica per self-service in un supermercato.
Prova di didascalia

Che un testo di dimensioni ridotte si legga con difficoltà è un fatto evidente e ben legato all’esperienza di ciascuno. Se i caratteri sono troppo piccoli esso diventa di fatto illeggibile per molte persone e crea, anche se in varia misura, disagio a tutti.
La dimensione del carattere è però il fattore che più di tutti è legato a precisi problemi tecnici o economici e non dipende, come altri che analizzeremo più avanti, solo o principalmente da scelte estetiche o redazionali. Ossia: mentre usare un carattere più leggibile o scegliere una combinazione di colore testo/sfondo più contrastata non implica alcun costo aggiuntivo, un carattere più grande comporta in genere un aumento delle dimensioni della pubblicazione, come numero o come formato di pagine, e questo evidentemente incide sui costi.
Ma non è solo un problema economico: elenchi telefonici, dizionari, enciclopedie… sono volumi che devono contenere un numero elevatissimo di informazioni ma, nello stesso tempo, essere sufficientemente maneggevoli, ossia né troppo pesanti né troppo voluminosi.
È però da osservare che produrre un testo che non può essere letto da una percentuale considerevole di potenziali destinatari non è, economicamente parlando, un bell’investimento. Non a caso tra i primi in Italia ad occuparsi dei problemi di leggibilità riferiti agli anziani (che sono notoriamente degli importanti consumatori) sono stati i pubblicitari.

Qual è la dimensione ottimale del carattere? Quale la minima accettabile?

La risposta non può essere categorica: è importante considerare le caratteristiche del destinatario e le modalità di lettura previste. È ben diverso, ad esempio, un romanzo che va letto interamente, anche per diverse ore di seguito, da un elenco telefonico che va consultato solo per fare ricerche e solo per alcuni minuti.
Nel secondo caso chi ha problemi di vista potrà anche aiutarsi con lenti o altri strumenti di ingrandimento, come i videoingranditori elettronici, che sono invece di fatto inutilizzabili per testi lunghi e impegnativi. L’uso delle lenti richiede però che almeno la struttura e l’organizzazione delle pagine siano leggibili in modo immediato affinché si possano identificare facilmente gli elementi chiave della ricerca (ad esempio, nel caso dell’elenco telefonico, la città e il punto dell’elenco alfabetico su cui è posizionata la pagina).
Da considerare inoltre che il testo si può ingrandire con successo solo se è di buona qualità, ossia nitido, ben contrastato, senza trasparenze indesiderate o immagini di sfondo.

Leggere le informazioni dell’ambiente

Pulsanti un impianto stereo.Il problema delle dimensioni del carattere riguarda ovviamente anche le informazioni che si recepiscono dall’ambiente, sia privato (oggetti e apparecchi di comunicazione) che pubblici (cartelli, indicazioni, orari…).
Molto spesso si tratta di testi brevi che potrebbero essere mostrati con caratteri di dimensioni accettabili senza bisogno di ingrandire il supporto o di modificare il progetto. Tipico è il caso dei caratteri impressi sui tasti dei computer o dei telefoni che occupano in certi casi anche meno del 20% dello spazio a disposizione.
Per le informazioni ambientali, occorre ricordarsi che a volte un testo diventa leggibile se è possibile avvicinarsi adeguatamente. Spesso alcuni avvisi non si possono leggere semplicemente perché vengono messi troppo in alto o in posti inavvicinabili.

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